Nell’elezione al Congresso più costosa della storia, durante la notte americana, ha vinto il repubblicano Karen Handel con il 42 per cento, ponendo fine al divario nel proprio partito tra i sostenitori di Trump e coloro a disagio per via della sua nuova turbolenta amministrazione, facendo cosí chiarezza: per vincere bisogna lasciare il centro moderato ed abbracciare la destra aggressiva, funziona sempre.

In un voto presentato come un referendum su Trump, i democratici sembrano non avere nessuna ricetta valida per vincere. Riescono ad andarci vicino, ad essere quasi lì, ma poi perdono.

Anche questa volta il divario è stato minimo e la vittoria morale è andata al candidato Jon Ossoff ma la sua vittoria reale sembrava così vicina che i democratici già prefiguravano una chiave per accelerare lo smottamento del GOP e una pioggia di fondi per le elezioni di medio termine, nel 2018.

Questo risultato, invece, spingerà ancora più a destra i repubblicani al governo rendendo sempre più difficile trovare punti di accordo o metodi per un’opposizione popolare ed efficace.

Se con uno sforzo economico mai visto per questo tipo di elezioni, con un candidato forte, amato e nuovo, opposto a una politica di professione sostenuta da Sarah Palin e da un presidente ai minimi storici di popolarità, i democratici non riescono a vincere, allora la situazione è davvero critica.

“Questo non è il risultato che speravamo – ha dichiarato Ossoff durante la notte – ma questo è l’inizio di qualcosa di molto più grande di noi” ha concluso, con quella che sembra essere, ormai, la firma della sinistra americana.