Cultura

Harold Bloom contro il demone dell’ideologia applicata alla letteratura

Harold Bloom contro il demone dell’ideologia applicata alla letteraturaHarold Bloom

La scomparsa dell'intellettuale Se ne va a ottantanove anni il grandissimo esegeta del Canone Occidentale: Shakespeare il suo dio. Celebre il casus belli che proiettò il critico statunitense in quella che egli stesso avrebbe chiamato, con sagacia, la «Scuola del risentimento»

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 16 ottobre 2019
Dopo Northrop Frye, del quale assimilò, fino ad odiarla, la monumentale Anatomia della critica, Harold Bloom – scomparso nella notte di lunedì scorso a ottantanove anni, nella amata New Haven, sede dell’Università di Yale, sua alma mater – è stato fra gli ultimissimi grandi maestri della critica letteraria del secondo Novecento. Era nato a New York, da una madre originaria di un paese limitrofo a Brest Litovsk, e da un padre nato a Odessa, che lo educò all’ortodossia ebraica. In famiglia parlavano yiddish, Harold Bloom, il futuro custode del Canone Occidentale, imparò l’inglese non prima dei sei anni. ENCICLOPEDICO quanto...
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