All’inizio è partita come una versione greca del #MeToo hollywoodiano. La campionessa olimpionica Sofia Bekatorou ha denunciato di essere stata vittima di ripetuti stupri da parte del responsabile della Federazione. Presto il suo esempio è stato seguito da molte altre atlete che avevano avuto la stessa sorte. Grande ammirazione per il coraggio delle donne, ma poca sostanza sul piano giuridico, visto che quasi tutti i crimini erano andati in prescrizione. Un’altra bomba è scoppiata poche settimane dopo, quando la palla passò dallo sport allo spettacolo: attori e registi famosi che esigevano prestazioni sessuali da chi voleva apparire in tv oppure...
Europa
Grecia, governo nel caos per il caso Lignadis
Dal MeToo delle atlete alle nuove denunce. L’arresto per abusi su minori dell’ex uomo forte del teatro è un durissimo colpo al governo di destra di Kyriakos Mitsotakis