Nel novembre del 1970 pubblicai sul «Burlington Magazine» un articolo nel quale attribuivo a Gian Lorenzo Bernini il piedistallo ligneo che regge uno dei suoi primi marmi, il San Lorenzo sulla graticola. Non intendevo ovviamente sostenere che lo scultore avesse intagliato con le sue mani anche il tronco in fiamme, ma ero sicuro che la concezione dell’intero capolavoro fosse totalmente sua. In questo sostegno si descrivono minutamente le fiamme che porteranno ad una morte dolorosissima il santo omonimo dello scultore. La statua, oggi agli Uffizi, era stata acquistata negli anni trenta da Alessandro Contini Bonacossi presso il capo della famiglia...