Se a ottobre il cuore del giornale erano stati il caso Roma e le riforme, novembre, inutile dirlo, è stato funestato dagli attentati di Parigi e dal conflitto che ha invaso, ancora una volta, l’Europa e il Medio Oriente. Un mese drammatico, in cui per due settimane abbiamo anche reso completamente gratuito e fruibile a chiunque senza limiti l’accesso al sito del manifesto abbattendo il paywall.

Ecco quello che avete letto di più.

 

L’omaggio dei parigini fuori al ristorante Le Carillon, Parigi, 14 novembre 2015. foto REUTERS/Christian Hartman – LaPresse

 

1) La capitale immorale

La questione romana secondo Alberto Asor Rosa. Defenestrazione dall’alto di un sindaco inviso al potere. Marino, ostacolo democraticamente rappresentativo, viene sostituito con la figura del commissario. E il Vaticano scarica sulla città la sua forza. Senza misericordia.

2) Siamo dentro la guerra

Dopo Parigi. Bisogna rimettere la pace, e non la vittoria, al centro della nostra agenda politica, dice Etienne Balibar.

3) Campania, blitz di De Luca e Pd per la privatizzazione dell’acqua, protestano 5Stelle e comitati

Adriana Pollice dalla Campania. Con il pretesto della commemorazione delle vittime francesi, il governatore e il Pd fanno un blitz (a favore dell’Acea) per la privatizzazione dell’acqua regionale. Ostruzionismo M5S, proteste dei comitati. Il 28 manifestazione a Napoli.

4) Ecatombe a Parigi, più di 120 morti in diversi attentati

La cronaca a caldo, intorno alle 23.30, degli attentati del 13 novembre a Parigi scritta da Anna Maria Merlo. Ecatombe a Parigi a poche settimane dalle elezioni amministrative e dalla conferenza mondiale sul clima dell’Onu COP21. Diversi attacchi simultanei nella capitale francese. Oltre 120 le vittime, oltre 192 i feriti di cui almeno 79 gravi. Hollande decreta lo stato d’emergenza e i controlli alle frontiere. Tre giorni di lutto nazionale in Francia.

5) Gli aggiornamenti live su Parigi nella notte tra il 13 e il 14 novembre 

Francia. Parigi in stato di guerra a poche settimane dalla conferenza mondiale sul clima dell’Onu COP21. Diversi attacchi simultanei nella capitale francese. Più di 120 le vittime e 190 feriti. Hollande decreta lo stato d’emergenza e la chiusura delle frontiere.

6) Il pericolo dello «stato di emergenza»

Il commento di Raffaele K. Salinari sulla legge voluta dal presidente Hollande dopo gli attentati parigini.

7) «Nuovo soggetto», c’è l’accordo anche sulle città

‘Cosa rossa’. L’articolo di Daniela Preziosi sulla ‘quadra’ c’è anche sulle amministrative. Parte la start up della nuova forza, slitta a gennaio la prima uscita pubblica.

8) Il sociologo Khosrokhavar: giovani tra banlieue e radicalismo

L’intervista di Guido Caldiron al sociologo Farhad Khosrokhavar, fra i massimi esperti di jihadismo europeo.

9) Se gli alleati dell’Is siamo noi

Il commento di Giuliana Sgrena il giorno dopo gli attentati di Parigi.

10) I semi dell’odio

13 novembre. No ad un «patriot act» europeo. L’editoriale firmato da Tommaso Di Francesco del 15 novembre.

 

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Il minuto di silenzio davanti a Notre Dame il 16 novembre 2015. Foto REUTERS/Charles Platiau – LaPresse