«Roberto Fiore alla Mostra d’Oltremare» è la scritta che campeggia sul manifesto diffuso sui social da Forza nuova Napoli. L’appuntamento è per oggi alle 13.30. Il polo fieristico ieri ha inviato una nota per spiegare che non ci sarà nessuna iniziativa di Fn all’interno dei suoi padiglioni. Si tratterà insomma di un comizio in piazza. Non in un luogo qualunque però.

Il comune partenopeo il 26 gennaio ha deciso di cambiare la toponomastica: il piazzale non sarà più dedicato al gerarca Vincenzo Tecchio, legato alla corrente di Roberto Farinacci e Giovanni Preziosi (propugnatori dell’antisemitismo italiano), ex segretario provinciale del Partito Nazionale Fascista e presidente della Mostra d’Oltremare, ma all’industriale ebreo Giorgio Ascarelli, patron del Napoli calcio, il primo a costruire in città uno stadio nel 1929. Il 2 febbraio nel piazzale campeggiava lo striscione di Forza nuova «La storia non si rinnega. De Magistris come Platinette».

Sarà la seconda domenica di fila con l’estrema destra in città. Una settimana fa è stata la volta di Simone Di Stefano, leader di Casa Pound. La questura aveva sigillato la strada che conduce all’hotel che ha ospitato l’iniziativa elettorale: barriere in plexiglas, camionette, droni e idranti, oltre duecento unità delle forze dell’ordine e una carica a freddo sui manifestanti, tre feriti e 23 denunciati.

Il questore Antonio De Iesu, la stessa domenica, attaccò il corteo antifascista: «L’arroganza, la protervia di un gruppo di manigoldi lascia un livello di inquietudine». Dentro l’hotel, Di Stefano esclamava: «Faremo volare le sedie in Parlamento» e «siamo i gloriosi eredi del fascismo italiano». Oggi sono previsti almeno 600 unità tra polizia, carabinieri e Guardia di finanza.

Il sindaco Luigi de Magistris lunedì ha postato su Fb: «La costituzione pone fuori legge le organizzazioni che fondano la loro ideologia sul fascismo e, quindi, sull’odio razziale e del diverso come pericolo per la razza ritenuta, in modo aberrante, superiore. Mi chiedo: che aspettano il ministro dell’Interno e lo stesso governo per porre fine alla propaganda fascista nel nostro paese?».

La replica di Fiore è arrivata a stretto giro: «Continuano le isteriche lagne dell’antifascismo: l’ultima è quella di de Magistris. Farò un comizio a Napoli per ricordare a quei signori che bivaccano nei palazzi, sulle spalle del popolo, che i patrioti possono parlare sempre e comunque, in ogni città italiana, e dagli italiani sono sempre più ascoltati, sostenuti e seguiti». Viola Carofalo, capo politico di Potere al popolo, attacca: «Il fascismo ha tanti volti e vanno combattuti tutti, Casa Pound e Forza nuova sono fuorilegge e vanno sciolti».

La Rete antifascista napoletana annuncia per questa sera alle 19 nella Galleria Principe una serata di musica e parole: «C’è chi dice no al razzismo, alla xenofobia, al sessismo, alla guerra ai poveri, ai mazzieri e ai killer neofascisti nelle nostre città».