Dopo le parole dei giorni scorsi degli emissari americani a Kiev, ieri è toccato a Londra lasciare intendere gli obiettivi reali e a lungo termine degli aiuti militari all’Ucraina: non solo respingere l’esercito russo, opzione legittima considerando che Putin ha invaso un paese sovrano, ma provare un regime change in Russia, esattamente quanto aveva detto Biden nella sua visita in Polonia e poi frettolosamente corretto dal suo ufficio stampa. Ma in realtà quanto stanno sostenenendo gli alleati occidentali sembra puntare esattamente in questa direzione.

Antonio Guterres
Siamo profondamente preoccupati per ciò che sta accadendo ora e crediamo che ci sia stata un’invasione del territorio dell’Ucraina

IL GOVERNO BRITANNICO – secondo quanto sottolineato dal viceministro della Difesa alla Bbc – considera infatti «interamente legittimo» l’uso da parte ucraina di armi fornite dal Regno Unito per prendere di mira obiettivi all’interno del territorio della Russia.

Se l’esecutivo di Londra considera legittimo l’uso da parte di Kiev di armi ricevute dall’Occidente per «colpire in profondità le linee di rifornimento» di Mosca in territorio russo, la Russia – in risposta – potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira «in profondità le linee di rifornimento» ucraino fin «dentro quei Paesi i quali trasferiscono all’Ucraina armi» che pure producono «morte e distruzione», secondo le parole di Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.

«L’esercito è pronto a condurre raid di rappresaglia se la Russia verrà attaccata con armi occidentali», ha poi ribadito il ministero della difesa moscovita riportato dall’agenzia di stato Tass. Considerando le recenti esplosioni di siti petroliferi in territorio russo e dal lato opposto, ovvero in Transnistria, la guerra in Ucraina sembra vivere giornate di tensioni per un suo allargamento che finirebbe per portare a un conflitto mondiale dagli esiti purtroppo catastrofici per tutti. La riposta «inglese» arriva il giorno dopo il paventato uso di armi nucleari da parte di Mosca e fa parte di una più generale posizione degli alleati occidentali che ieri si sono riuniti presso la base aerea statunitense di Ramstein in Germania.

UN «FORMATO» che secondo il segretario della difesa americana Austin andrà riproposto con cadenza mensile, per «discutere su come rafforzare le capacità militari dell’Ucraina contro la Russia».

Proprio in questo ambito ieri la Germania (oltre ad annunciare uno storico invio di armi di attacco a Kiev) ha fatto sapere di essere «molto vicina» all’indipendenza dalle importazioni di petrolio dalla Russia. Lo ha sostenuto il ministro dell’Economia Robert Habeck dopo aver incontrato la sua collega polacca Anna Moskwa a Varsavia.

LA GERMANIA sta cercando un’alternativa e dovrebbe essere questione «dei prossimi giorni», anche se da Berlino l’amministratore delegato dell’Unione delle camere di commercio e dell’industria tedesche (Dihk), Martin Wansleben ha specificato che un abbandono del gas russo sarebbe «una catastrofe». In questo clima di forte tensione è chiaro che la diplomazia e le vie per il negoziato stiano a un punto morto era abbastanza chiaro e questa inerzia non pare essere cambiata con la visita del segretario generale delle Nazioni Unite a Mosca (oggi sarà a Kiev). Guterres ha prima incontrato il ministro degli esteri Lavrov e poi, in tarda serata, il presidente russo Putin.

Ancora una volta un lungo tavolo ha catturato l’attenzione, considerando che l’incontro si è rivelato per quello che si temeva, ovvero un’occasione mancata, un fallimento. Guterres ha chiesto cessate il fuoco e quanto meno corridoi umanitari per Mariupol, richieste già espresse in mattinata a Lavrov.

PUTIN HA RISPOSTO con uno dei suoi ormai consueti monologhi nei quali mischia considerazioni personali, bufale di ogni tipo (Bucha è stata una messa in scena, ha detto) a ricostruzioni storiche. Salvo ribadire quanto si sapeva: che senza Crimea e Donbass ogni ipotesi di accordo è improbabile, che i negoziati vanno avanti e che spera in una soluzione diplomatica. Tutto e il contrario di tutto.

Errata Corrige

Sale la tensione con il rischio di un allargamento del conflitto. Per Londra è «legittimo» che l’Ucraina attacchi obiettivi nel territorio russo con armi fornite dal Regno Unito. Al «formato Ramstein» degli alleati la svolta tedesca, Scholz dice sì all’invio di panzer a Zelensky