Come reagire agli orrori delle immagini, all’imbarbarimento del linguaggio, e dei sentimenti che lo animano, che questo tempo di guerra ci rovescia addosso? Forse cercando altre forme di espressione, altre manifestazioni dei sentimenti meno rigidamente iscritte nella grammatica delle parole che non ammettono interpretazioni, bloccano lo scambio, l’ascolto, la curiosità verso l’altro. Un’altra persona. Un altro punto di vista. Ripenso alle emozioni provate assistendo, giorni fa, al bel film di Tornatore su Ennio Morricone. Ne ha parlato su questo giornale Giona Antonio Nazzaro. Avevo qualche piccola riserva sulla musica di Morricone. Lui stesso diceva di alcune delle colonne sonore dei...