L’undicesima edizione del Napoli teatro festival Italia, la seconda diretta da Ruggero Cappuccio, parte l’8 giugno con il ritorno del Napoli strit fest, la rassegna dedicata agli artisti di strada che aveva accompagnato le prime edizioni del Ntfi. Per due giorni il centro storico sarà invaso da performance di mimi e compagnie «mute», uniche eccezioni saranno gli spettacoli dedicati alla poesia e alle favole. «Il funerale delle parole – spiega il direttore artistico Ettore De Lorenzo – sarà rappresentato costruendo installazioni urbane», a partire da Circle of peace and light, performance sonora del compositore Aluei che darà l’avvio allo Strit l’8 giugno a piazza Dante.

Passando al cartellone del Ntfi, la sezione internazionale ospita Declan Donnellan con Périclès, Prince de Tyr di William Shakespeare: il regista guida attori francesi lungo il viaggio di Pericle. Isabelle Huppert sarà impegnata nella lettura de L’amant di Marguerite Duras; Rabih Mroué presenta Sand in the eyes, lettura sulla propaganda e sul reclutamento degli estremisti islamici. Mikhaïl Baryshnikov darà voce al poeta Joseph Brodsky attraverso Brodsky/Baryshnikov. Al centro del cartellone l’omaggio a Ingmar Bergman con due spettacoli: Scene da un matrimonio” con la regia di Andrej Konchalovskij, Scènes de la vie conjugale con Laetitia Casta, regia di Safy Nebbou. Annullato invece Private confessions nell’adattamento di Liv Ullmann per problemi dei teatri norvegesi coinvolti nella produzione».

La sezione italiana comincia con Il seme della tempesta, Cesare Ronconi mette in scena 12 attori-danzatori e 20 allievi selezionati a Napoli per un rito collettivo in tre parti: «Occorrono i corpi, con la loro energia danzata, il canto, e tutta la forza della scrittura registica che in qualche modo doma, zittisce e potenzia la parola». E poi Afghanistan. Il grande gioco: affresco teatrale che l’inglese Tricycle Theatre ha commissionato a tredici autori per raccontare il rapporto dell’Occidente con il Medio oriente, tradotto in italiano e messo in scena da Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani. E ancora Sei adattamento da Pirandello di Scimone e Sframeli; Storia di un’amicizia di Fanny e Alexander tratto da L’amica geniale di Elena Ferrante; Dante Alighieri. Fedeli d’amore di e con Ermanna Montanari e Marco Martinelli.