Era molto lontana dall’immagine stereotipata di sexy girl immortalata sulle cover dei suoi primi iconici album: Love to love you baby, A love trilogy, Four Seasons of Love, dove citava perfino una conturbante Marylin Monroe… Donna Summer sostanzialmente era una persona timida, impressione confermata in un’intervista rilasciata a Penthouse nel 1979, l’anno in cui conquistò Grammy, dischi di platino stazionando praticamente nelle classifiche di tutto il globo: «So che sembra strano – rispondeva a una domanda su Love to love you baby – ma durante la registrazione del disco pensai a cose molto più romantiche di quelle che quella lunga...