La zona di Broadway, vicino Time Square, è ancora una delle più deprimenti di Manhattan, con tutti i teatri chiusi e barricati con assi di compensato per evitare vandalismi alle vetrine, dietro le quali sono invecchiate locandine che risalgono a spettacoli di inizio 2020.

Ma non sarà così ancora per troppo tempo. Per far sì che quella che ora sembra una profezia benigna di Anthony Fauci diventi realtà e che si possa davvero riaprire Broadway in autunno, in una delle intersezioni più iconiche di quell’area, tra la 47esima strada e la Settima avenue, è stato aperto il primo punto vaccinale per i lavoratori dello spettacolo.

LA CLINICA IN SÉ è anche l’esempio della collaborazione tra il governo della città e i vari sindacati che rappresentano i lavoratori di un’industria che ogni anno produce decine di milioni di indotto: i loro membri che hanno assunto ruoli nuovi ma ormai familiari.

A gestire la clinica, infatti, sono proprio i protagonisti di Broadway, lavoratori che da mesi non guadagnano visto che quell’industria è una delle più colpite dalla pandemia.

L’attore Lin-Manuel Miranda a Times Square (Foto: Ap)

Ora percepiscono uno stipendio per mandare avanti il centro di somministrazione vaccinale. «L’idea è stata del sindaco Bill De Blasio – ci spiega Susan Sampliner, direttrice del musical Wicked e ora direttrice del punto vaccinale – e io ho accettato con entusiasmo, pensando che se sei in grado di gestire un musical di Broadway allora sei in grado di gestire qualsiasi cosa. Ora qui ci sono sei infermieri che sono le persone che inoculano i vaccini, per il resto tutti gli altri sono lavoratori dello spettacolo. E siamo tutti pagati, non volontari. Per riaprire i teatri bisogna vaccinare le migliaia di persone che ci lavorano e questa è una situazione in cui vincono tutti: chi vuole che Broadway riapra al più presto perché la città riacquisti quel polmone economico, così come i lavoratori di Broadway che non lavoravano da un anno. Abbiamo aperto pochi giorni fa e per ora vacciniamo più o meno 300 persone al giorno, ma nei prossimi mesi, quando sarà a piena capacità operativa, la clinica riuscirà a somministrare fino a 1.500 dosi di vaccino al giorno».

«SONO STATI ASSUNTI almeno 80 lavoratori licenziati da Broadway e qui impiegati per ricoprire ruoli di supporto amministrativo, di accoglienza, di generica gestione di un posto come questo». A fornire gli infermieri è l’ATC Healthcare Service, un’agenzia che fornisce personale medico.

LA CLINICA IMPROVVISATA si trova al secondo piano di un palazzo che affaccia su Time Square; al primo c’è un laboratorio per i tamponi Covid, indipendente dalla clinica e a piano terra un banchetto dove si fa il check in e dove si viene accolti dai sorrisi più calorosi che si possano immaginare in questo periodo.

«Il fatto è – continua Susan – che i teatranti sono gente affettiva e comunicativa per definizione e in questo momento lavorare qui è molto apprezzato: si ricomincia a guadagnare e si sta collaborando attivamente per aiutare la nostra comunità a rimettersi in piedi e ripartire. Tutto il centro lo abbiamo arredato noi, abbiamo messo poster degli spettacoli di Broadway e le transenne che delimitano i percorsi sono i cordoni rossi dell’ingresso dei teatri, in molti indossano magliette degli spettacoli in cui hanno lavorato. Un tocco nostro, personale. Ora abbiamo appena iniziato, più in là forse ci saranno anche musicisti a suonare nell’area in cui si aspetta dopo aver ricevuto il vaccino. Vedremo, qualcosa qua ci inventeremo».

A INAUGURARE il centro sono stati De Blasio e Manuel-Lun Miranda, l’attore, compositore, scrittore e creatore del musical Hamilton. Sul grande tazebao dove si raccolgono le firme di chi passa dal centro, le loro due si mischiano a quelle di attori, ballerini, elettricisti, scenografi, costumisti.

L’autografo di De Blasio nella clinica (Foto: Marina Catucci)

«Abbiamo bisogno che torni, Broadway – ha aggiunto De Blasio sotto la sua firma – Ti amiamo». «Mi sento come in un backstage – dice Susan – Faremo questo lavoro per quattro, sei mesi con questo spirito».

A occuparsi della comunicazione sono i sindacati dei lavoratori dello spettacolo, ma i vaccini sono disponibili anche per i non sindacalizzati e il piano per la riapertura dei teatri riguarda ogni tipo di spettacolo: oltre al centro vaccinale di Time Square, sono previsti anche unità vaccinali mobili per gli artisti off Broadway. E nei teatri sia di Broadway che off Broadway, saranno allestiti siti pop-up per i tamponi Covid.

«STO TIRANDO un vero sospiro di sollievo – dice Maggie, costumista – Il mio appuntamento è fra mezz’ora ma sono arrivata in anticipo perché a casa non prendevo pace. È vero che ora a New York si possono vaccinare tutti senza limiti di età ma questo centro è solo per noi, qua verremo vaccinati tutti alla velocità della luce, siamo in migliaia. Finora mi sono sentita abbandonata a me stessa, sola, isolata, questa è la prima volta che sento che qualcuno si sta occupando di me e della mia vita. Sembrava che il mio fosse un mondo frivolo e lontano dall’essere importante, ma noi portiamo non solo gioia, cultura, anche un flusso di danaro non indifferente e questa città come i suoi abitanti, ora, per tornare a vivere hanno bisogno proprio di questo: gioia, cultura e soldi».