Il primo passaggio in Parlamento della controriforma del Codice della Strada a firma Salvini è andato, la Camera ha approvato il testo anche se in notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia leghista, pur se ben lubrificata dall’acquiescenza degli altri partiti di maggioranza. Il merito del rallentamento va a un’eccezionale congiunzione, quasi magica, tra l’attivismo di base, che si è immediatamente saldato in un coordinamento tra decine di realtà che sulla sicurezza stradale vera si impegnano da decenni, e le forze politiche di opposizione che, con rara rapidità, hanno fatto proprie le istanze di base grazie alle evidenti ragioni portate...