Care donne di Dissenso Comune,

siamo le donne, le lesbiche e le trans di Non Una Di Meno. Siamo parte della marea che dal 2016 ha invaso le strade di tutto il mondo.

Da Buenos Aires a New York e Roma, abbiamo lanciato un grido comune contro la violenza maschile.

Quando Asia Argento ha denunciato Harvey Weinstein, aprendo le porte alla presa di parola di altre donne, le abbiamo espresso sostegno e solidarietà. Lei e Miriana Trevisan sono state oggetto di attacchi misogini sui media italiani. Violenza e misoginia non sono un fatto privato né un’emergenza, ma un fenomeno che attraversa ogni ambito della nostra vita – a casa, al lavoro, a scuola, in strada, sui media.

Non Una di Meno ha scritto un Piano Femminista che avanza analisi e proposte per ridisegnare le forme della convivenza comune. Il Piano connette la violenza maschile nelle case e nei luoghi di lavoro alla violenza del lavoro precario, dei confini e dei regimi di accoglienza (pdf qui).

In Italia, il Piano sarà il cuore dello sciopero delle donne del prossimo 8 marzo, uno sciopero che parte dall’Argentina e anche quest’anno toccherà decine di paesi del pianeta.

Quel giorno torneremo a incrociare le braccia e ci incontreremo nelle strade per dare vita al mondo in cui vogliamo vivere. Un mondo costruito a misura dei nostri desideri.

Abbiamo letto con interesse la lettera nella quale, prendete posizione e denunciate il sessismo strutturale che ci colpisce tutte. Cogliamo una grande sintonia con quanto abbiamo detto nelle piazze italiane e del mondo in più di un anno di mobilitazione.

Per questo l’8 marzo vi invitiamo a scioperare insieme a noi, dai Set, dalle redazioni, dal lavoro di cura e di relazione, in casa e in famiglia.

Uniamo le voci del #MeToo nel #WeTooGether, forza collettiva e desiderio comune capace di trasformare la vita di tutte!

Siamo tutte gocce di una grande marea che può cambiare il mondo per noi donne e per tutti. Siamo la marea di chi lotta insieme e fa della solidarietà un’arma potente.

 

Testo originale pubblicato qui.