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Cara Rossana, che ne pensi di incontrarci?

Cara Rossana, che ne pensi di incontrarci?Carla Lonzi

UNA LETTERA INEDITA DI CARLA LONZI Roma, 16 gennaio 1980 Cara Rossana (Rossanda), ho letto il tuo libro Le altre e ho apprezzato la tua onestà, il tuo scoprirti, le […]

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 22 settembre 2018

UNA LETTERA INEDITA DI CARLA LONZI

Roma, 16 gennaio 1980

Cara Rossana (Rossanda),

ho letto il tuo libro Le altre e ho apprezzato la tua onestà, il tuo scoprirti, le tue doti di persona che afferma un suo punto di vista. Anche il tuo drammatico non-consenso al femminismo mi ha stimolato.

Ma com’è che, trattando un argomento così fluido non hai provato la necessità di risalire alle fonti, a quel momento «storico» che è stato il ’70-’71 per l’Italia e che viene citato nel tuo libro senza che poi tu abbia un’interlocutrice che l’ha vissuto, espresso, proseguito fino a oggi?

Ti chiedo: per un movimento politico maschile avresti adottato lo stesso metodo? Ci sono delle censure enormi sul già fatto delle donne, si tende a ripartire sempre da zero, a svalutare senza capire che è la premessa per essere svalutate a nostra volta. Appena entrata in ambito femminista questo timore ha preso subito anche te, l’ho colto a più riprese nel libro.

Un movimento che vive, o dovrebbe vivere, sulla coscienza di un processo con tutte le sue tappe, liberatorie e immediatamente dopo vincolanti, non si capisce se viene analizzato per formule statiche. Prende un carattere di utopia che non ha, se non come ipotesi da smaltire.

D’altra parte è ingenuo ritenere che il femminismo tutto sia a portata di mano alla tv o alla Rai o sui giornali che prosperano per concetti riportati. Perché la parte scoperta dell’iceberg viene presa per tutto l’iceberg anche da donne come te che sanno come vanno le cose e in quale complessità di situazioni si articolano i movimenti?

Noi, e cioè il gruppo a cui appartengo e che ha fondato nel ’70 una sua casa editrice Scritti di Rivolta Femminile per pubblicare testi di autocoscienza di componenti del gruppo stesso, abbiamo sempre diffuso i nostri libri e siamo state disponibili a incontri che non passassero attraverso i mezzi di comunicazione di massa: Questo ci ha reso la vita difficile perché pian piano il femminismo è stato adottato dai media e non passare da lì stava a indicare che non esistevi.

Ecco perché la tua implicita accettazione di questo pregiudizio mi ha colpita e mi ha fatto pensare che almeno personalmente, e sia pure a cose fatte, dovevo metterti sull’avviso. Per il resto, è un problema nostro uscire da questa impasse che è reale.

Ti accludo una locandina dei nostri libri: se ti verrà voglia di accertarti su quanto ti ho detto potrai trovarli alla libreria delle donne o in librerie alternative, oppure chiederli a noi direttamente.

Alla fine di tutto potremmo anche incontrarci, che ne pensi?

Un caro saluto

Carla Lonzi

*(Lettera inedita dall’Archivio Carla Lonzi, pubblicata da ARB. Non è indicato se sia stata spedita a Rossanda)

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