Cina, ecco la «Via della seta polare»
Da tempo Pechino pensa a sviluppare le relazioni geopolitiche e diplomatiche necessarie per utilizzare al megli le rotte artiche, nel desiderio di sviluppare una «Via della seta polare». Anche per questo, fin dal 2013 Pechino ha ottenuto lo status di osservatore permanente nel forum per la cooperazione tra Stati artici (Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia, Svezia, Usa) con lo scopo di sviluppare reti di trasporto marittimo nell’Artico. E ieri Pechino ha presentato il suo «libro bianco» con maggiori dettagli del progetto che prevede strade, porti, ferrovie e zone industriali per un investimento da oltre mille miliardi di dollari.

Nel testo si sottolinea che Pechino si aspetta di avere «un ruolo centrale nell’estensione della rete navale» e che «come risultato del riscaldamento globale, le vie navali artiche sono destinate a diventare importanti per il commercio internazionale». È la prima volta che Pechino si pronuncia pubblicamente sulle sue intenzioni di espansione commerciale al Polo; secondo quando dichiarato in una conferenza stampa dal vice-ministro degli Esteri Kong Xuanyou, sull’argomento sarebbero già iniziate consultazioni con la Russia.

Altra promozione per la sorella di Kim
Era già stata promossa all’interno del Politburo, dopo aver curato per anni l’immagine del fratello maggiore, Kim Jong-un. E secondo il quotidiano del Sud «Chosun Ibo», il leader nordcoreano potrebbe aver promosso sua sorella minore Kim Yo-jong al ruolo di responsabile del potente apparato di sicurezza dello stato.