La norma sul «Golden power» sarà approvata nel primo provvedimento utile da parte del governo. La norma mira a tutelare l’interesse della collettività in società che si occupano di settori di rilevante importanza identificati nel settore alimentare, finanziario, assicurativo e sanitario. Sarà applicata sia in Italia che nelle operazioni nell’Unione Europea. «Sarà così possibile mettere in sicurezza le filiere produttive che rappresentano gli interessi strategici del paese» ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Per proteggere le «aziende strategiche da finalità speculative – ha aggiunto – aumenteremo gli obblighi di comunicazione alla presidenza del Consiglio anche per l’acquisizione di quote azionarie delle piccole e medie imprese ritenute strategiche». Saranno inoltre previste soglie più basse per le comunicazioni alla Consob, ampliando le aziende tutelate a partire da quelle ad azionariato diffuso. «Assieme al potenziamento del Fondo di Garanzia e al 100% di garanzia dello Stato sui prestiti, stiamo mettendo in campo un’operazione che non ha eguali» ha detto il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli. «Proteggere l’impresa italiana da interventi speculativi in una fase di crisi è quantomai importante» ha commentato Pietro Bussolati, responsabile imprese del Pd. L’esigenza del «golden power» non è solo italiana. È stata confermata da molti governi europei, a cominciare da quello francese, spagnolo o tedesco. In questo quadro, il provvedimento va letto insieme alla norma decisa dalla Commissione Europea di allentare i vincoli sugli aiuti di stato durante la crisi. Si spiega così l’intenzione del governo di fare valere la sua opzione nella gestione del dossier Alitalia.