Chiunque si sia cimentato in esercizi di storia dal basso conosce bene l’importanza cruciale degli archivi: è lì che bisogna andare a scavare se si vuole tentare di ridare corpo alle voci dei senza voce, è lì che bisogna indagare se si vuole sperare di sottrarre al rimosso le vies oubliées – il conio è di Arlette Farge, una che di archivi se ne intende – degli spossessati e degli sconfitti. Vero. E tuttavia, che cosa succede quando i rapporti si invertono? Quando gli sconfitti e i dimenticati di cui gli archivi ci parlano non sono gli altri ma siamo...