Secondo quanto comunicato dal dipartimento del tesoro americano, da ieri gli Stati uniti avrebbero «ammorbidito» parte delle sanzioni contro gli Stati uniti. Anche se poche ore dopo questo annuncio, la Casa bianca ha negato che gli Usa stiano «ammorbidendo» le sanzioni contro la Russia.

LA PRECISAZIONE è arrivata dopo che il Dipartimento del tesoro ha annunciato un emendamento sulle misure «aggiuntive» apportate dall’ex presidente Obama dopo le accuse di hackeraggio nella elezioni presidenziali. «Non stiamo allentando le sanzioni» ha detto il portavoce Sean Spicer alla stampa, sostenendo che è «prassi comune» del Tesoro apportare delle revisioni per imprese, prodotti o servizi.

IL DIPARTIMENTO DEL TESORO ha infatti apportato modifiche alle sanzioni decise da Obama per consentire alle aziende di tecnologia degli Stati uniti di esportare prodotti in Russia. A questo punto, quindi, le aziende tecnologiche americane possono cercare di ottenere licenze dal Federal Security Service (l’Fsb, ex Kgb) della Russia per esportare i propri prodotti nel paese, a patto che non siano usati in Crimea o non violino le precedenti sanzioni.

I PROVVEDIMENTI contro gli scambi tecnologici in cui sarebbe stato coinvolto l’Fsb, erano stati imposti con due ordini esecutivi di Barack Obama – uno il primo aprile 2015 e il secondo il 28 dicembre del 2016 – per punire Mosca per le sue azioni di spionaggio informatico. La scelta della nuova amministrazione americana segue la prima telefonata ufficiale tra Donald Trump e Vladimir Putin avvenuta lo scorso fine settimana; telefonata cordiale, al contrario di quella di ieri con il premier australiano, nel quale i due leader avevano parlato tanto delle sanzioni, quanto della crisi ucraina, paese nel quale da alcuni giorni si è tornato a sparare (e i civili a morire) e che probabilmente subirà contraccolpi di rilievo a causa di questa rinnovata amicizia tra Washington e Mosca.

DONALD TRUMP come al solito ha giocato in modo fantasioso, smentendo che la sua amministrazione abbia compiuto un primo passo verso un alleggerimento delle sanzioni alla Russia: «Non ho allentato nulla», ha detto ai giornalisti. Secondo l’amministrazione Trump si tratterebbe dunque di aggiustamenti tecnici, come ribadito anche dal Dipartimento di Stato, ora guidato dall’ex boss di Exxon Rex Tillersson, senza che dunque tutto quanto vada a modificare l’impianto generale delle sanzioni contro la Russia di Putin. Potrebbe essere il primo passo verso un rilassamento più generale delle sanzioni. Di sicuro l’atteggiamento della Casa bianca nei confronti di Putin sarà molto diverso dalla «gestione Obama»