È arrivata inaspettata nella giornata di ieri la notizia della morte, a sessantotto anni, di Akira Toriyama, mangaka ed artista giapponese che grazie ai suoi lavori, realizzati in una carriera iniziata alla fine degli anni settanta, ha plasmato l’immaginario di più di una generazione, in ogni parte del globo. Il triste annuncio è stato dato dall’account ufficiale di Dragon Ball che ha reso noto come il fumettista giapponese sia deceduto a causa di un ematoma subdurale lo scorso primo marzo e che i funerali, in forma strettamente privata, siano già stati celebrati. Il forte impatto che le sue creazioni hanno avuto sulla cultura pop è quasi incalcolabile, anche considerando il fatto che Toriyama è stato, come vedremo più sotto, una figura fondamentale per lo sviluppo di ben tre media quali manga, animazione e videogiochi.

FONDAMENTALE è poi stata l’influenza di alcune delle storie da lui create, Dr. Slump di certo ma naturalmente e soprattutto Dragon Ball, per la diffusione della cultura dei manga e delle serie animate al di fuori del suo paese. Intere generazioni, in Italia e nel resto del mondo, hanno cominciato a leggere ed interessarsi ai fumetti giapponesi e alle storie animate provenienti dall’arcipelago soprattutto grazie a Dragon Ball, che ha funzionato quindi come una sorta di porta d’entrata da cui poi avventurarsi in un vero e proprio mondo. Ciò che ha fatto scattare la scintilla in molti lettori e spettatori, almeno nel primo approccio con la sua arte, è stato probabilmente lo stile inconfondibile dei suoi disegni. Un maestro nel disegnare personaggi seri e buffi allo stesso tempo, ma anche nel creare storie avventurose e avvincenti, Toriyama possedeva anche un talento unico per creare universi fantasiosamente dettagliati, una delle sue ossessioni era, ad esempio, quella di disegnare automobili e mezzi di trasporto.

Akira Toriyama foto Ansa

Dopo aver partecipato ad un concorso per mangaka esordienti alla fine degli anni settanta, poco più che ventenne, Toriyama pubblica il suo primo manga seriale di successo nel 1980, Dr. Slump. Storia comico-surreale di uno scienziato che crea una piccola bambina robot di nome Arale nel villaggio Pinguino, il manga, e successivamente la serie animata, conquistano i lettori e gli spettatori di mezzo mondo. Ancora oggi le avventure di Arale e dei bizzarri personaggi del villaggio rimangono fra le più comiche mai realizzate da un fumettista del Sol Levante. Il grande successo planetario però arriva nel 1984, quando Toriyama con Dragon Ball, ispirandosi al cinese Viaggio in Occidente, crea una vasta narrazione che segue la crescita del protagonista Son Goku nei suoi allenamenti nelle arti marziali e nella ricerca delle sette sfere magiche. Il manga si conclude nel 1995 e viene trasposto in tre serie animate di incredibile successo, fra cui una delle più popolari di sempre, Dragon Ball Z. La verve comica che era preminente in Dr. Slump, qui viene miscelata con talento all’azione vera e propria ed è anche grazie al connubio fra questi due aspetti che le scene di combattimento riescono a diventare memorabili.

L’ALTRO AMBITO della cultura pop dove l’opera di Moriyama è stata fondamentale è, come si scriveva più sopra, quello dei videogiochi. Del 1985 è la sua collaborazione per il character design di Dragon Quest, uno dei videogiochi di ruolo giapponesi più influenti e celebrati, e di un decennio dopo la sua partecipazione ad un altro gioco epocale come Chrono Trigger. Alla notizia della scomparsa di Toriyama si sono subito susseguiti messaggi di cordoglio da più parti, sia dal mondo dei manga che da quello dello spettacolo o della popolazione di coloro che sono cresciuti leggendo o guardando i mondi da lui creati.
Fra questi spiccano specialmente quelli di due artisti come Eiichiro Oda, creatore di One Piece, e Masashi Kishimoto, autore di Naruto che, per loro stessa ammissione, senza Toriyama non avrebbero intrapreso la carriera nel mondo del fumetto giapponese. Naturalmente l’opus di Toriyama va ben oltre a quanto descritto finora, la sua produzione cartacea è vasta ed è continuata anche dopo Dragon Ball e la sua carriera ha toccato anche l’ambito delle illustrazioni, e finanche quello della creazione di mascotte.