Un anno fa, nella notte tra i 2 e il 3 marzo, moriva a Firenze Riccardo Magherini. Per ricordarlo oggi pomeriggio alle 17.30 familiari e amici daranno vita a una fiaccolata per chiedere la verità sulla sua morte, avvenuta dopo che l’ex calciatore della Fiorentina era stato fermato, in evidente stato di confusione, in Borgo San Frediano da de pattuglie dei carabinieri. Alle 18 si terrà una funzione religiosa nella chiesa di Santo Spirito e alle 18.30 inizieranno gli interventi dei familiari e degli amici. Nel corso della celebrazione saranno consegnate delle candele, simbolo della luce accesa sul caso che ha sconvolto Firenze. «Vogliamo ricordare Riccardo nella sua bellezza e nella sua purezza – hanno spiegato ieri Guido e Andrea Magherini, padre e fratello dell’ex promessa viola – con le persone che gli volevano bene e che in questo anno ci hanno accompagnato in questo cammino difficile e con tutti i fiorentini che vorranno venire a ricordare Riccardo. Purtroppo Riccardo non potrà mai restituircelo nessuno ma insieme ai suoi amici e alle persone che ogni giorno ci dimostrano affetto e solidarietà continueremo a raccontare la sua storia perché nessuno possa più morire nelle mani dello Stato mentre chiede aiuto». Lo scorso 3 febbraio il gup del Tribunale di Firenze, Fabio Frangini, ha rinviato a giudizio i quattro carabinieri e i tre soccorritori del 118, volontari della Croce Rossa, accusati di omicidio colposo per la morte di Magherini. Uno dei militari è accusato anche di percosse. Il processo è stato fissato per il prossimo 11 giugno.