Care amiche giornaliste e gentile direttora, il 24 luglio abbiamo letto sul manifesto il resoconto della nostra ultima mobilitazione «Ddl Pillon stoppato. Ma per Settembre il senatore ne prepara uno peggiore».

Ricordiamo che in commissione ci sono da luglio dell’anno scorso 5 Ddl e secondo le regole parlamentari si sarebbe dovuti arrivare a un testo unificato. Dopo il centinaio di audizioni e la richiesta unanime del movimento delle donne di ritirare il Ddl non si è arrivati a nessun testo unificato e per questo è stato tutto rinviato a settembre.

Consapevoli del rischio ancora aperto, avevamo convocato, insieme ad altre associazioni, una conferenza stampa per tenere alta l’attenzione su tutti questi disegni di legge che si presentano, di fatto, come un cuneo conficcato nel cuore della nostra giovane e oggi incerta democrazia.

Scopriamo, leggendo i resoconti, che la presenza dell’Udi viene trascurata sebbene fosse la seconda firmataria della mobilitazione e nella conferenza stampa l’intervento di Vittoria Tola, della segreteria nazionale, non potesse certo passare inosservato.

Non è la prima volta che notiamo una vostra dimenticanza e siete in numerosa compagnia.

La nostra presenza viene spesso oscurata e accade perfino che nelle foto dei social la nostra esistenza sia attribuita ad altre sigle come se i volti, le persone, le donne in particolare, non avessero storia e fossero figurine decorative per lo slogan del momento. Distrazione, scelta o stereotipia dello sguardo?

(…) Conosciamo bene il modo con il quale i cosiddetti poteri forti cancellano la memoria e deformano la storia per attaccare la democrazia. Diamo fastidio a tutti i Pillon di tutte le stagioni, diamo fastidio ai sovranisti e ai restauratori dell’ordine naturale. Noi siamo convinte che stiamo dalla stessa parte per questo vi scriviamo.

Giulia Potenza, Laura Piretti, Carla Cantatore, Delia La Rocca, Rosangela Pesenti, Vittoria Tola, Liviana Zagagnoni (segreteria nazionale Udi)