Le stime della crescita del Pil, particolarmente severe per il 2019, dovrebbero suggerire più di una cautela. Se la dinamica per il 2019 è la caduta in soli due mesi da una prospettiva di crescita dell’1% a allo 0,6% (Banca d’Italia e Fmi), più che di sostenibilità dei conti pubblici, la politica (economica) dovrebbe predisporre misure per la crescita, contro l’avvitamento di tutto il sistema produttivo, industriale e del lavoro. La narrazione della incipiente crisi ha qualcosa di illogico e sovversivo insieme. Se il Fmi prefigura «un indebolimento dell’espansione globale a fronte di crescenti rischi», dove il mercato finanziario potrebbe...