La sua peculiarità è quella di unire la velocità del rock e l’afterbeat tipico giamaicano, con la chitarra che entra in levare nella seconda, terza e quarta battuta. Insomma, il reggae è un invito al ballo. In maniera assoluta. E ci si diverte, come da ventisei anni – si sono formati nella città della grande mela nel 1997 – fanno gli Easy Star All Stars, collettivo newyorchese fondato da Michel Goldwasser, Eric Smith, Lem Openheimer e Remy Gerstein. Caratteristica della band è quella di «rileggere» album capolavoro della musica rock degli ultimi 50 anni, attraveso le cadenze del ritmo in levare. È successo con Dark side of the moon dei Pink Floyd ma anche con Ok Computer dei Radiohead e Thriller di Michael Jackson. E ora è la volta di The Rise and Fall of Ziggy Satrdust and the Spiders from Mars pubblicato da Bowie nel 1972. Per la «nuova» versione – prodotta da Michael Goldwasser, presente anche come musicista, è stata messa in piedi una schiera di guest star di assoluto valore e che comprendono: Macy Gray, Steel Pulse, Fishbone, Alex Lifeson (Rush), Vernon Reid (Living Colour), The Skints, Mortimer, The Expanders, Samory I e Naomi Cowan, oltre a Maxi Priest coinvolto sulle note di Starman, primo singolo di lancio del disco che sarà rilasciato in versione digitale e fisica a partire dal 21 aprile. Operazione irriverente? Affatto, una rilettura che dimostra la validità di canzoni diventate classici e fuori dal tempo e che pone il Duca bianco fra gli autori – e interpreti – più grandi che il rock abbia mai regalato. Gli Easy Star All-Stars presenteranno dal vivo il disco il 20 aprile alla Sony Hall di New York, se vi trovate da quelle parti…
Ziggy Stardust si «riscopre» in chiave dub
Note sparse. Gli Easy Star All-Stars rileggono lo storico album di David Bowie
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Pubblicato un anno faEdizione del 12 aprile 2023
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