Riusciranno i nanetti europei a placare l’ira funesta del gigante russo? Chi può dirlo? Ma dopo Macron -che nel suo piccolo tiene la bomba atomica- e Scholz -che nelle sue banche tiene l’euro per le palle- di andare a Mosca tocca ora a un italiano. Ma noi a parte sole, pizza, amore e bonus 110%, su cosa possiamo contare? Dipende da chi ci mandiamo… forse con Draghi potremmo contare sulla sua reputazione, ma a quanto pare l’ex-super-Mario -nonno ormai a disposizione solo di sé medesimo- da quando s’è messo su piazza, è sì preso a scremare la valanga di offerte di lavoro che lo subissa che non ha più tempo per queste bischerate da politici perditempo. Ci mandiamo a Giggino? quello pur di far schiattare in corpo a Giuseppi, in Russia ci va pure a piedi con le scarpe di cartone, ma le sue condizioni di salute… pare che la severa sindrome di Zelig da cui è affetto vada sempre peggio, col rischio che come mette piede al Cremlino, Putin se lo si ritrova travestito da cosacco che in buon russo con cadenza pomigliana, lo aizza a marciare su Kiev. Potrebbero allora i partiti chiedere a Mattarella? per carità! se sente che i partiti ancora gli chiedono qualcosa, al bi-presidente gli si gira la testa a 3e60 come a Linda Blair ne L’esorcista e vomita verde sugli scatoloni ancora imballati per il mancato trasloco.

Chi allora?… Silvio! che già nel 1990 facendo girare un bel po’ di patonza convinse l’amico Vladimir a piantarla con la guerra fredda. Purtroppo il vecchio Silvio non è più il caimano di una volta, e rischiamo che a trasbordarlo dal lettone di Putin al tavolone del medesimo per una cena elegante delle sue, dopo mangiato… altro che bunga-bunga, al massimo un giro di holter-holter e a nanna col pannolone. No. Qua ci vuole uno tosto che arriva a Mosca e mette lo Zar spalle al muro… uno che non molla mai, capace magari di vendergli la fontana di Trevi o il Rinascimento italiano… no, non mi fraintendete, non penso a Renzi, sarà pure uno gagliardo che non sono riusciti a fermarlo i referendum boomerang, le elezioni bagnodisangue, il fango sui milioni dai sauditi, le accuse di giudici quaccuaraccuà… ma poi a metterlo KO è stato il su’ babbo con quella letterina al cianuro che… EUREKA ecco chi ci mandiamo a Mosca: babbo Renzi! che dopo aver sputtanato il bullo di Rignano e relativa banda Bassotti, s’è minacciosamente auto-incoronato «Re Mida della merda»… così quando stringe la mano a Putin: SGUASH! e by by Vladimir. Altro che polonio.