La speranza è non di ricevere notizie, aggiornamenti, evoluzioni del quadro clinico. Perché ad Alex Zanardi, secondo i medici, serve tempo per valutare l’entità degli eventuali danni neurologici e al campo visivo. Ore, giorni per assestarsi, allontanare lo spettro della morte. Dall’ospedale di Siena ieri sono arrivati diversi aggiornamenti sulle condizioni dell’ex pilota bolognese, che due giorni fa, durante la staffetta della gara Obiettivo Tricolore, dopo una sbandata in curva è andato ad impattare contro un camion in transito nella corsia opposta. Quasi 24 ore dopo l’intervento chirurgico salvavita, il direttore del dipartimento emergenza urgenza dell’ospedale toscano, Sabino Scolletta, ha spiegato le possibili conseguenze sulla vista di Zanardi, in attesa di consulenze neurologiche previste nei prossimi giorni, riferendo che il campione era stabile, sedato, intubato.

I MAGISTRATI SENESI nel frattempo sono al lavoro per la ricostruzione della dinamica dei fatti (il conducente del tir è risultato negativo ai test per alcol e droghe) e soprattutto sull’operato degli organizzatori della Obiettivo Tre, in particolare sulla presenza del camion nella corsia opposta a quella di Zanardi. E quindi sull’eventuale presenza (o assenza) di autorizzazioni allo svolgimento della manifestazione, anche se non si trattava di un evento ufficiale. Ma la magistratura cerca anche di capire se qualcosa abbia determinato il cambio di direzione di Zanardi e del suo mezzo, anche se il commissario tecnico della nazionale di paraciclismo, Mario Valentini, ha ammesso poco dopo l’incidente che il tragico impatto era stato provocato dallo slittamento di Zanardi sulla corsia opposta. E intanto continua senza sosta il tam tam sui social di sportivi, cantanti, artisti della tv che sostengono la battaglia per la vita del campione paralimpico bolognese. Dal pilota della Ferrari Charles Leclerc all’ex direttore sportivo della scuderia del Cavallino, Jean Todt, e ancora Roberto Vecchioni, Alessandro Gassmann…

PER IL PRESIDENTE del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, in ospedale vicino alla famiglia Zanardi, «Alex non è solo un grande uomo e un grande amico, ma è uno degli atleti più straordinari che il nostro mondo abbia mai avuto. In questo momento stiamo facendo il tifo tutti quanti affinché lui, da ironman, da uomo di grande forza, possa vincere anche questa sfida». (nicola sellitti)