«È una provocazione», il sottosegretario Gianclaudio Bressa, delegato agli Affari regionali, reagisce così, a botta calda, alla richiesta con cui il governatore del Veneto Luca Zaia cerca di mettere subito all’incasso il successo ottenuto col referendum di domenica. Per tutto il giorno il governo si era cullato nell’illusione che quel referendum non comportasse nessuna conseguenza, nessun vero scossone. Il governatore lombardo Roberto Maroni aveva parlato con un Paolo Gentiloni affabile e pronto a intavolare dialoghi, purché nel perimetro circoscritto dalla Costituzione. L’affondo di Zaia, che ha fatto approvare dalla Giunta una proposta di modifica costituzionale per inserire il Veneto tra...