Yuko Fujiyama è la pianista «avant», informale no, piuttosto logica di una logica free, che fa un po’ la leader e scrive 11 tracce su 13. Ha 68 anni ma solo dal 1980 ha iniziato la sua vera vita di musicista ed è stata l’illuminazione dell’ascolto di Cecil Taylor a offrirle le chances che desiderava. È oggi una delle nuove eroine del pianismo jazz-oltre-il-jazz. Con cultura classica-contemporanea e attenzione a evitare pomposità. Dà forse il meglio in questo cd nel brano intitolato Agitato. Ma agitato non è il suo eloquio come non lo è quello dei suoi due partner. Graham Haynes è il cornettista adorabile che ben conosciamo, tutto desiderio di liricità e orgoglio di conoscenza delle avanguardie. Ikue e Mori  la conosciamo da ancora più tempo come la regina dell’elettronica nel campo non territorializzato della scena Downtown di New York, della musica di ricerca in generale, non corrucciata, scorrevole, amabile. Insieme i tre spiegano che cosa intendono col concetto di Quiet Passion (Intakt), la passione silenziosa o pensosa o assorta. Yuko in due brani è anche vocalista con un «recitato» non particolarmente originale.