«Per la prima volta, mi resi conto che ero nato nel paese sbagliato» – scoprì Colin Wilson arrivando a Parigi. «Gli inglesi sono incurabilmente superficiali. Questo il motivo per cui la Gran Bretagna era stata così a lungo una piccola isola sicura. Era dal 1066 che non venivamo invasi. Semplicemente, non era nel carattere inglese produrre un Dostoevskij o un Goethe, e nemmeno un Sartre. In Inghilterra non c’era il gusto di trattare quel genere di questioni di cui avevo scritto nell’ Outsider e in Religion and the Rebel – questioni che Reinhold Niebuhr definiva ‘la natura e il destino’...