Impaginato di spalla, il commento che compariva sulla copertina del «Calcio illustrato» del 7 settembre 1938 non avrebbe potuto avere un titolo più chiaro, Bonifica: esso annunciava, nei modi di una asettica misura igienica, la promulgazione delle cosiddette leggi razziali che fin dall’estate precedente una rivista dal titolo sinistramente vittimista, «La Difesa della Razza», si era data il compito di iscrivere nel senso comune martellando coi più vieti stereotipi della xenofobia e della eugenetica. Il calcio non fu risparmiato e lo attesta la vicenda di Árpád Weisz, il tecnico ebreo ungherese che allora guidava il Bologna, non solo la squadra...