F.Fiori: pensarli, immaginarli, disegnarli. Riempire fogli e muri di fiori stilizzati, usare immagini e foto, colori sgargianti. Imbarazzarsi dei pessimi risultati. E poi ricominciare: abbasso per sempre la vergogna come categoria di giudizio.
Finire le cose senza rimpianto: il barattolo della marmellata, l’ultimo sorso dell’ultima bottiglia di vino, il blister di tachipirina, la confezione di riso basmati.
Folleggiare in senso lato: disarcionare l’amazzone, dare le redini al discutibile cowboy arrivato in città solitario la mattina, fornire carta bianca a chiunque la richieda, dare sfogo a un florilegio di ‘scusa’ diffuso, anche verso chi non è stato offeso.
Fortificare. Fomentare fortificazioni di sabbia su cui soffiare quando urgente diviene il ricorso alla fuga. Mettere la parola fine alle cose sbagliate: una lettera d’amore mai spedita, alla disponibilità incondizionata di chi se ne approfitta, fine alla credenza illusoria che l’amore sia la risposta a tutto.
Cantare con la mano a microfono «Forever young, I want to be forever young» (Alphaville, 1984).