Alcuni palazzi devono, come personaggi di fiaba, assai tribolare prima di riacquistare le primitive spoglie. È la vicenda di Peau d’âne, di Le Prince Marcassin e d’altri contes des fées recitati per diporto alla corte del re Sole: la sventurata principessa che, per sfuggire alle voglie del padre, calza una lorda pelle d’asino e vive lungamente in una fattoria, fra truogoli e letame, inzaccherata da far commuovere e il principe che una maligna incantagione costringe in orride fattezze di cinghiale sono figure di una stessa infelicità. Soltanto al termine di un lungo travaglio essi potranno dismettere quella loro tunicaccia sudicia....