C. Vitamina C: reperirla nei cibi (arance si sa, kiwi di più, ananas, spinaci, cavolfiori tutti, patate, soprattutto novelle), nelle pastiglie da farmacia (echinacea…). Spremere agrumi e berne il succo, separare gli spicchi di mandarini e clementine, chiudere gli occhi e fare la gara tra qual è il più buono, dando il voto e classificando il migliore. La sera mangiare spinaci che il ferro si assume quasi solo se associato alla vitamina C: pensare ricetta del vegetale a foglia verde con lime o pompelmo e mettersi alla prova come chef amatoriali.

Colorarsi di giallo. Una gonna di velluto giallo senape, un impermeabile giallo pappagallo come i pescatori nelle pubblicità del tonno degli anni Settanta, jeans gialli aderenti di taglio maschile. Associarlo rigorosamente solo con bianco o con nero, calzature comprese. Nella migliore delle ipotesi, se piove, farsi un balletto con ombrello giallo evocando fortemente Gene Kelly che si impantana di acqua di pozzanghera in Cantando sotto la pioggia (Stanley Donen, 1953).
Dopo, in farmacia, misurarsi la pressione: sarà perfetta.