Ci sono libri difficili da definire, da far rientrare in un canone prestabilito. O meglio ci sono libri che pur rientrando a pieno titolo in un genere è come se sconfinassero, ne alterassero gli equilibri consolidati. Può subentrare, allora, nel lettore uno straniamento, uno spiazzamento rispetto alle aspettative. Proprio questa sorta di spaesamento è forse l’effetto più profondo che viene suscitato in chi legge la nuova inchiesta dedicata da Valerio Varesi al suo commissario Soneri, intitolata La paura nell’anima (Frassinelli, pp. 324, euro 18,50). Il romanzo, infatti, pur rispettando tutte le regole del noir, sembra concentrarsi più sui meccanismi che...