Può accadere che, nell’obbligata stanzialità della vita attuale, un libro sulla moda del villeggiare risulti acutamente contemporaneo: il lavoro di Alessandro Martini e Maurizio Francesconi, La moda della vacanza Luoghi e storie 1860-1939, Einaudi, pp. XXII – 354, € 34,00) tocca la sua nota più originale proprio in questa apparente contraddizione. La precisa definizione cronologica lo colloca nell’ambito della ricerca storica; l’indefinita apertura spaziale sollecita l’insorgere di quella nostalgia surrogata, o «senza memoria», nella quale l’antropologo Arjun Appadurai, nei lontani anni Novanta, riconobbe l’essenza dello spirito consumistico: alimentato, scrisse, da una «paradossale interrelazione tra patina e moda». È infatti paradossale...