Quattro missili nucleari Patriot verranno ritirati il mese prossimo dal «teatro» mediorientale per ordine di Trump e su disposizione del segretario di Stato alla Difesa Jim Mattis. A rivelarlo è un’inchiesta del Wall Street Journal di ieri che cita vari alti papaveri del Pentagono e spiega come l’operazione sia da interpretare nell’ottica di uno spostamento di attenzione della politica statunitense verso scenari e minacce diverse: la Russia e la Cina.

Il quotidiano finanziario, ripreso anche da Times of Israel, sostiene che i quattro missili con testate atomiche saranno messi offline a ottobre e quindi riportati in patria (due sono dislocati in Kuwait, uno in Giordania e uno in Bahrain, tutti piazzati in funzione anti Iran) per essere riassemblati e aggiornati. Il quotidiano israeliano precisa che altri Patriot restano piazzati in Arabia Saudita e in Israele, anche se questi ultimi sono passati nelle mani del governo di Tel Aviv. E ricorda che due giorni fa il consigliere della Casa Bianca John Bolton ha promesso «conseguenze infernali» all’Iran in caso di minaccia agli Usa e ai suoi alleati.