Che la sostituzione di Arcuri fosse più o meno imminente lo sapevano e lo prevedevano tutti nei palazzi della politica. La tempistica invece era nota, probabilmente, solo al capo dello Stato e la modalità ruvida forse neppure a lui. Ancora venerdì scorso, non riuscendo a parlare col premier ed essendo esperto abbastanza da trarre da sé le conclusioni, Arcuri era stato sul punto di anticipare dimettendosi da solo. Aveva evitato proprio perché il disegno di Draghi non gli era chiaro. Sino all’ultimo non è stato messo al corrente il ministro della Salute, che agli intimi confidava di «immaginare un ricambio...