Corpi e volti iraniani, e lingua farsi parlata nella maggior parte delle scene, nel cuore di Roma. Già questa scelta rende Verso la notte, primo lungometraggio di Vincenzo Lauria, un film «apolide» all’interno dell’attuale cinema italiano. Oltre a rivelare un cineasta dallo sguardo consapevole, attento alle sfumature tanto a livello di scrittura (sua è anche la sceneggiatura) quanto di messa in scena nella rappresentazione «sottovoce» di un disagio esistenziale che abita sia i due personaggi principali, Hesam e Maryam, sia Anna, la donna italiana senza fissa dimora e dal passato misterioso incontrata dalla coppia iraniana nelle strade della capitale. Hesam...