Un elettricista di 40 anni è morto oggi, 3 ottobre, in un incidente sul lavoro avvenuto a Verona, nella frazione di Montorio. L’uomo è stato investito nel parcheggio esterno di una ditta che produce silicati, la Ingessil.

L’operaio, che non era dipendente dell’azienda ma doveva eseguire dei lavori, è stato investito da un Tir in transito.

Subito sono andati in suo soccorso i colleghi di lavoro e ed è arrivata sul posto l’ambulanza, ma non c’è stato nulla da fare, l’uomo è morto per le gravi lesioni subite. La vittima abitava a Bosco Chiesanuova, un comune della provincia di Verona.

Sull’incidente mortale sono in corso gli accertamenti dello Spisal (Servizio di prevenzione igiene e sicurezza sugli ambienti di lavoro) della Ulss e dei Carabinieri.

«Anche oggi l’elenco delle morti sul lavoro si allunga di una vittima. Un operaio, non dipendente dell’azienda, quindi esterno, che ancora una volta nessuno ha messo nelle condizioni di capire, conoscere ed essere consapevole dei rischi», scrivono in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil di Verona dopo la morte dell’elettricista. E sottolineano: «Oggi Verona raggiunge la quota di 17 morti bianche, ancora prima in Veneto. A quanto pare la sicurezza nei luoghi di lavoro non trova strumenti di sostegno, nessuna priorità per la tutela della vita delle persone. Serve una svolta. Va rivisto il modello. Il sistema Spisal – concludono i sindacati – va messo nelle condizioni di diventare un organismo di assistenza, consulenza e vigilanza che affianchi ogni azienda, nessuna esclusa, nell’accompagnamento alle implementazioni delle misure di prevenzione e protezione».