Se nel precedente libro di Tommaso Avati (recensito su il manifesto del 4 giugno 2022) le protagoniste erano tre donne sorde, anche in questo nuovo romanzo, intitolato La ballata delle anime inutili (Neri Pozza, pp. 144, euro 17) il personaggio che emerge, che sembra tenere in mano i fili della narrazione e incarnare l’anima della storia è una diversa, una giovane donna di tredici anni. Vermitura, la chiama il padre che nel suo dialetto d’origine, il calabrese, vuol dire chiocciola, perché è lenta. E poi è donna, dunque inutile, perché non serve a niente e non sa fare niente, mica...