Dopo cinquant’anni, le auto vintage che popolano – e in molti casi inquinando – le strade di Cuba rischiano di avere i mesi contati. Il governo cubano ha infatti autorizzato la «libera importazione e commercializzazione di veicoli a motore», secondo un articolo del quotidiano del Pc Granma. Le nuove disposizioni di legge saranno pubblicate nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale e si porà capire se il sogno di molti cubani potrà avverarsi con l’acquisto di un’auto «moderna», magari nuova. La precedente riforme decisa nel 2011 prevedeva infatti che i cubani potessero acquistare e vendere veicoli usati circolanti, ma non acquistarne di nuovi, o di seconda mano, dalle agenzie di stato, le uniche abilitate a vendere auto «moderne», a meno di avere ottenuto una (difficilissima) lettera di autorizzazione da qualche entità statale. Questo ha comportato che i prezzi delle auto usate andassero alle stelle – 10.000 euro per una vecchia Lada ex sovietica, fuori mercato nel resto del mondo, 20.000 per un’auto «moderna».

Ma anche con questi assurdi prezzi, la fame di auto nuove aveva provocato un mercato parallelo di vendita delle «carte di autorizzazione» , in generale date dal governo a sportivi, artisti (soprattutto musicisti), marinai (professione non gradita ai cubani) e persone che hanno compiuto speciali missioni all’estero. Le «carte di autorizzazione» spesso erano vendute a terzi ancor prima di comprare il veicolo, anche attraverso mercati online gestiti in Florida. Per tentare di ostacolare tale commercio – illegale – il governo aveva di fatto congelato tali permisos, di modo che da mesi acquistare un’auto da una delle (poche) agenzie di stato era praticamente impossibile. I malumori e anche le proteste per tale situazione – che non facevano che confermare i prezzi assurdi del «normale» mercato dell’usato – erano assai diffusi. Anche tenendo conto di questa situazione, il governo ha deciso la nuova misura, che conferma la via delle riforme del socialismo cubano decisa dal presidente Raul Castro. Ma con la cautela (e il controllo centralizzato) che hanno caratterizzato altre precedenti misure. Infatti, la liberalizzazione sarà attuata «in forma graduale», la precedenza verrà data a chi (e sono migliaia) possiede una «lettera di autorizzazione» fino a oggi inutilizzata, e i prezzi di vendita delle auto nuove e usate saranno «simili a quelli che vigono nel mercato tra privati», ovvero fuori della portata della grande maggioranza dei cubani.

Con i fondi che lo Stato (che continuerà a gestire le agenzie di vendita) riceverà dalle vendite «si creerà un fondo destinato a migliorare il trasporto pubblico in tutto il paese», riferisce il Granma. Le misure di restrizione nelle vendita di autoveicoli erano state giustificate dalla priorità che il governo aveva dato (e continua a dare) al trasporto pubblico, in stato quasi disastroso e a misure di prevenzione dell’inquinamento.