Voce cristallina che indugia sul falsetto e si ispira ai grandi del soul. L’inglese Sam Smith si è conquistato il mercato inglese e americano a suon di hit capaci di smuovere – quando ancora si poteva – i corpi sul dance floor e di ammaliare ascoltatori e ascoltatrici con ballate sontuose sempre un filino melodrammatiche, ma senza esagerare. Questo nuovo disco arriva dopo molti ripensamenti, anche il titolo originale – To die for (morire per…) – è stato cassato dall’autore perché non sembrava di buon gusto ai tempi del Covid-19. Rieccolo ora, con un album che raccoglie anche tracce centellinate negli scorsi mesi, come la pop dance Dancing With A Stranger nel 2019, in duetto con Normani dando al via alla prima incursione da solista di Smith nella musica dance-pop. Love Goes – undici canzoni nella versione standard, addirittura diciassette in quella deluxe, non muta molto la fortunata ricetta alternando slow song – giocate perlopiù sulla voce che dialoga con il pianoforte – a mid tempo incisivi. Efficace Diamonds ma sopratutto la ballad Another One, prodotta da Guy Lawrence.