Un discorso abile, centrato sui “valori repubblicani”, per cercare di limitare i danni della “fronda” socialista al voto di fiducia del governo Valls II, nato a fine agosto dopo le dimissioni forzate dei ministri dissidenti, Arnaud Montebourg in testa. Ma non ha convinto: il governo passa, con 269 voti a favore (244 contrari), pero’ non ha più la maggioranza assoluta (289) e ha perso 37 deputati rispetto al primo voto di fiducia dell’8 aprile scorso (31 astensioni Ps), con la dissidenza legata a Martine Aubry che si struttura. I Verdi si sono astenuti in massa, accusando Valls di aver sorvolato...