Utrecht: procura e polizia ancora cauti. Le certezze le ha solo la destra sovranista
Utrecht Sono i partiti della destra sovranista olandese gli unici ad aver certezze sulla sparatoria di Utrecht di martedì. «Terrorismo islamico, quindi» ha sentenziato su Facebook il leader Geert Wilders, dopo […]
Utrecht Sono i partiti della destra sovranista olandese gli unici ad aver certezze sulla sparatoria di Utrecht di martedì. «Terrorismo islamico, quindi» ha sentenziato su Facebook il leader Geert Wilders, dopo […]
Sono i partiti della destra sovranista olandese gli unici ad aver certezze sulla sparatoria di Utrecht di martedì. «Terrorismo islamico, quindi» ha sentenziato su Facebook il leader Geert Wilders, dopo le prime rivelazioni della polizia olandese secondo cui il trentasettenne di origine turca arrestato ieri non aveva apparentemente legami con le vittime della sparatoria di martedì.
A sostenere l’ipotesi di un attentato terrorista anche una lettera trovata all’interno della Renault Clio rossa utilizzata dall’uomo per allontanarsi dal luogo della sparatoria il cui contenuto però non è stato ancora rivelato. Anche per questo da parte di polizia e altre forze politiche sono prevalsi i dubbi e le domande più che risposte chiare e univoche su quanto accaduto lunedì a Utrecht per cui sono stati posti sotto custodia anche due giovani.
È ancora incerto quale sia stato il loro ruolo durante la sparatoria di ieri che ha portato all’uccisione di una ragazza di 19 anni e di due uomini di 28 e 49 anni, oltre a cinque feriti, di cui tre gravi. Certi invece, sono i precedenti penali dell’autore della sparatoria, Gokmen Tanis che già aveva trascorso mesi in prigione per la condanna per stupro nell’agosto 2017 e per la più recente incriminazione per furto.
Proprio sul suo curriculum criminale, e sul suo rilascio a inizio marzo con la promessa di collaborare con la giustizia, ha concentrato la sua attenzione Geert Wilders, il leader dell’islamofobo Partij Voor Vrijheid (Pvv), per accusare il ministro della giustizia durante il dibattito di ieri alla Tweede Kamer, la camera bassa olandese. «Sei politicamente responsabile di quanto accaduto. Devi dimetterti».
Sull’offensiva anche Thierry Baudet, leader dell’altro partito sovranista, il Forum voor Democratie (FvD), unico a non aver fermato del tutto la campagna elettorale in vista delle elezioni provinciali. Proprio l’appuntamento di oggi è cruciale per l’attuale governo guidato dal liberale Rutte che gode di una risicata maggioranza di solo un seggio al Senato.
I partiti sovranisti sulla destra sono dati in crescita, in particolare il nuovo FvD che, secondo gli ultimi sondaggi, potrebbe celebrare il sorpasso sul concorrente Wilders. Dall’esito delle elezioni provinciali di oggi, da cui dipende l’elezione dei nuovi 75 nuovi membri del senato olandese, è possibile anche un allargamento a sinistra dell’esecutivo Rutte con il coinvolgimento del rossoverde GroenLinks. Pronto a diventare terzo partito, almeno secondo i sondaggi.
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