Per Usb quello di ieri nel Trasporto pubblico locale è stato uno sciopero nazionale riuscito: «Con la massiccia adesione che abbiamo riscontrato in tutti i territori, possiamo dire che è stato pienamente condiviso da tutti gli autoferrotranvieri. Uno sciopero di 24 ore che come Usb Lavoro privato abbiamo indetto per rivendicare la nostra piattaforma di rinnovo del contratto nazionale di lavoro “Salari, Sicurezza e Diritti”».

Ieri pomeriggio il sindacato di base ha diffuso i primi numeri sulle adesioni: 60% a Roma con Metropolitana A chiusa, 85% di adesioni di media nelle province di Bologna e Ferrara, 70% a Brescia, 50% a Trieste, 60% a Gorizia, 70% a Venezia, 90% in Atc Capri e soppressioni e ritardi a Napoli, 70% nella provincia di Perugia e 50% a Terni con chiusura della Minimetrò, 70% in Puglia, a Milano chiuse le metro M1, M2 e M3 .

«Meritevole di nota – scrive Usb – il dato di Sicilia e Sardegna dove, in poco tempo, abbiamo aperto le strutture regionali del settore Tpl riscontrando una crescita esponenziale di iscritti. Pretendiamo il vero rilancio dei trasporti pubblici e degli autoferrotranvieri, una categoria che sta vivendo una vera e propria emorragia occupazionale, principale vittima della mattanza delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti, subappalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione, di aumenti salariali irrisori in cambio della crescente svendita dei diritti e del susseguirsi di rinnovi contrattuali “farsa” che non prevedono il rilancio della categoria».