«I miei romanzi celebrano anche il silenzio. Il silenzio è una parte essenziale del linguaggio, senza silenzio la lingua non può maturare». Le parole con cui Usama Al Shahmani ci racconta il percorso che affronta nell’atto del narrare fa pensare alla musica e all’importanza dei suoi silenzi. Lo scrittore iracheno, esule in Europa dagli anni della dittatura di Saddam Hussein, torna con un nuovo libro, Quando migrano, gli uccelli sanno dove andare (pp. 176, euro 17, traduzione di Sandro Bianconi), pubblicato come i precedenti da Marcos y Marcos. Oggi Usama Al Shahmani sarà al Salone di Torino alle 16 (Sala...