In un solo giorno Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia hanno deciso di riportare in patria i familiari dei loro diplomatici di stanza a Kiev; la Nato ha stabilito l’invio di altre armi e altri uomini in Europa dell’Est; e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto esplicitamente per la prima volta di essere pronto anche ad «azioni offensive». Tutto questo senza che la Russia muovesse un singolo elemento del complicato meccanismo politico e militare sul quale lavorano da mesi gli inviati della Casa Bianca, del Cremlino e delle principali cancellerie europee. L’obiettivo del meccanismo dovrebbe essere impedire una guerra...