Il governo federale ha rilasciato un altro triste rapporto sulla perdita di posti di lavoro negli Usa. Con oltre 38 milioni di nuove richieste di sussidi di disoccupazione in nove settimane, la situazione è più grave di quanto previsto inizialmente.

Nonostante gli stati abbiano iniziato a riaprire, la settimana scorsa altri 2,4 milioni di lavoratori si sono ritrovati ad aver bisogno di sussidi. Per far fronte a questa emergenza il Congresso sta valutando un’altra proposta di legge sugli stimoli economici, reputata necessaria anche dal Segretario del Tesoro Steven Mnuchin
Più membri del Congresso si sono espressi a favore di una politica che consiste nel concedere dei sussidi governativi alle società, finalizzati ai salari dei loro impiegati. Il leader democratico al Senato Chuck Schumer ha annunciato il sostegno a questo piano, così come hanno fatto altri otto membri della Camera, quattro repubblicani e quattro democratici. Ciò che sembra emergere in modo bipartisan è la consapevolezza che l’approccio usato fino ad ora per sostenere i lavoratori e l’economia americana non stia funzionando.

In Usa è stato creato un complicato mix di politiche di stimolo, tra prestiti alle imprese e assegni per le famiglie, che ha prodotto un aumento più marcato della disoccupazione rispetto ad altri paesi. Molti americani, inoltre, con il lavoro hanno perso anche l’assicurazione sanitaria, nel mezzo di una pandemia. La proposta di incentivi approvata dalla Camera la scorsa settimana, invece, include un nuovo programma di sussidi per le busta paga, e per le imprese che hanno perso entrate sostanziali, e che andrebbe a coprire come sovvenzioni, e non come prestiti, fino all’80% dei costi del personale, con un tetto di 60.000 dollari l’anno per lavoratore.