A più di 170 anni dalla morte, avvenuta in circostanze non del tutto chiarite, Edgar Allan Poe continua a godere di una vivacissima esistenza postuma. Né ci si aspetterebbe altrimenti da un autore che nelle sue opere ha esplorato con assidua temerarietà i territori liminali tra la vita e la morte, affondando la penna nei recessi più arcani della psiche. Troppo a lungo, però, il fascino esercitato dalla sua figura nell’immaginario popolare si è esaurito nel cliché del poète maudit, lo scrittore sregolato e mentalmente instabile, vittima di alcol e droghe, incapace di imbrigliare la sua forza poetica in uno...