Più che un artista, un brand dove la musica è solo una delle tante derivazioni. Drake per il suo ritorno sulle scene fa – al solito – le cose in grande: doppio album per complessivi 25 brani costruiti con una solida sceneggiatura che mescola finzione a vita privata (l’ammissione di una paternità tenuta segreta), creatività e mestiere perché l’abbuffata bulimica di canzoni serve soprattutto a monopolizzare le piattaforme digitali, cosa puntualmente accaduta con ascolti monstre da 135 milioni di streaming. E anche se Scorpion non ha l’appeal di altri suoi lavori, il mid tempo costruito su un pezzo inedito di Michael Jackson – Don’t Matter To Me, lo consolida icona e star ben al di sopra la media della scena hip hop contemporanea.