Se sulla salienza dei «lunghi anni Sessanta» vi è un accordo sostanziale da parte degli studiosi, più complicato è il bilanciamento per gli anni Settanta tra la prospettiva del declino – su cui pesano le due crisi energetiche – e la possibilità di ammettere che nel mutamento sistemico internazionale siano sorti spunti innovativi. Per l’Italia la questione è forse più spinosa: il Paese fa i conti con una scelta atlantica ed europea, con le storture di una modernizzazione che vorrebbe essere omogenea, con la presenza dello Stato clericale e la violenza terroristica. Un volume curato da Fiammetta Balestracci e Catia...